In collezione privata
Con limpidezza costruttiva e di segno, il dipinto si presenta come sintesi dei temi e delle riflessioni dell’artista.
Al centro della tela campeggia il mondo, sommerso dall’acqua, trafitto da un cono di fumo e minacciato dalle sanguisughe. Ai poli dominano due solenni figure maschili, un cardinale con talare e pellegrina ed un arabo in kaftan, dai volti occultati in una nuvola di fumo. Sullo sfondo si ripetono specularmente una sagoma maschile senza volto ed un paesaggio desertico su cui incombe una ciminiera.
Predomina un’idea compositiva di eguaglianza e di ripetizione che annulla le singole caratterizzazioni per dare voce ai conflitti e forma all’inquietudine.
L’opera, incentrata sulla coppia dialettica del cardinale e dell’arabo, evoca esplicitamente il contrasto fra Occidente ed Oriente e sottende allusive correlazioni fra visibile e invisibile, tangibile ed intangibile, senso e spirito.
L’atmosfera sospesa e minacciosa avvolge immagini perturbanti, i contorni della realtà si infrangono nell’indistinto. Sublimati gli effetti naturalistici le figure diventano simbolo: forme slegate da ogni contingenza, disincarnate ed atemporali.
La semplificazione armonica del ritmo, delle superfici dei volumi, delle relazioni cromatiche esprime la ricerca di una condizione umana che tende all’assoluto.
La violenza cromatica, il processo di semplificazione e geometrizzazione della forma, la bidimensionalità delle figure creano situazioni incongruenti e dissonanti, attraverso apparenze simboliche ed enigmatiche in cui prevale il senso della solitudine e della distanza.
Il soggetto è supporto di inquietudini e malinconie, sebbene predomini una luce tersa come un cristallo, metafora del disagio, dell’incomunicabilità, della sopraffazione, di un universo definito, misurabile per contrapposizione dialettica che agisce come fermento, una chiave di lettura del destino umano.
Duality-Pasquale Mastrogiacomo
With clarity and constructive sign, the painting is presented as a synthesis of themes and ideas of the artist.
At the center of the canvas dominates the world, under water, pierced by a cone of smoke and threatened by leeches. Poles dominate two solemn male figures, a cardinal with a cassock and a cape and a arabic with a kaftan, their faces obscured in a cloud of smoke. In the background are repeated reversed a faceless male figure and a desert landscape on which rests a stack. Predominates compositional idea of equality and repetition that cancels the individual characterizations to give voice to concerns and shape the conflict.
The work focuses on the dialectic pair of cardinal and arabic, explicitly evokes the contrast between East and West and underlies suggestive correlations between visible and invisible, tangible and intangible, meaning and spirit.
The atmosphere was suspended and threatening winds disturbing images, the contours of reality crashing indistinct. Sublimated effects naturalistic figures become the symbol forms unrelated to any contingency, disembodied and timeless.
The simplification of the harmonic rhythm, the surfaces of volumes, color relationships expresses the search for a human condition which tends to the absolute.
Violence color, the process of simplification of form and geometry, two-dimensional figures created situations inconsistent and dissonant, through symbolic and enigmatic appearances of prevailing sense of loneliness and distance.
The subject is supported by anxiety and melancholy, although a predominant terse light like a crystal, a metaphor for the inconvenience, incommunicability, of oppression, a world defined, measurable ferment which acts as a dialectic, an interpretation of human destiny .