Pellegrini inglesi nel Medioevo. Tradizione penitenziale e pratiche di pellegrinaggio.
Nella società cristiana tardo antica, con la fine delle persecuzioni, il pellegrinaggio rappresentava una pratica religiosa volontaria ispirata devotionis causa, da una intenzione individuale di natura spirituale, o pro voto, formulato in una particolare circostanza di pericolo o di infermità. A partire dal VI secolo, quando il concetto di penitenza veniva trasformato ad opera dei missionari irlandesi, associò a questa sua originaria fisionomia quella di esercizio penitenziale obbligatorio imposto dal confessore per pena canonica (e dal XII secolo dall’inquisizione per pena civile ). Nel basso medioevo, ritenuta un mezzo efficace per acquistare indulgenze, la peregrinatio si trasformò ulteriormente per diventare una pratica devozionale con valore puramente strumentale . Con il presente contributo si intende: mostrare l’incidenza del monachesimo irlandese, a partire dal VI secolo, nella definizione del concetto di penitenza; esaminare la nuova nozione di peccato e le connesse pratiche di penitenza che si affermarono in Europa a partire dal XII secolo e che ebbero vigore effettivo fino alla Riforma; porre in evidenza come il pellegrinaggio alla basilica romana di San Pietro abbia rappresentato, soprattutto durante il basso medioevo, la meta privilegiata dei penitenti, con particolare riferimento agli Inglesi.