Opera esposta alla mostra d’arte contemporanea MYTHOS
presso il Centro D’Arte e Cultura
Città di Ladispoli
dal 2 dicembre
al 10 dicembre
Presentazione dell’opera
L’opera di Pasquale Mastrogiacomo riprende nel titolo la teoria di Nietzsche dell’“Eterno ritorno” con cui il filosofo puntava a negare il valore della trascendenza nella vita umana, condizionata dalla linearità del tempo cristiano, in favore di una temporalità ciclica, in virtù della quale le vicende del mondo sono destinate a continuare a ripetersi eternamente e identicamente. Il dipinto interroga l’osservatore proponendo una triade di figure in trono: due colletti bianchi in abiti formali ai lati e una donna in lingerie al centro. L’impostazione dei soggetti ricorda un trittico nel quale lo sguardo è attratto dai “vuoti”: quello dei tre volti in attesa di una maschera mortuaria e quello del colatoio centrale in cui si riversa il sangue e con esso ogni attimo dell’esistenza precedente e futura. Ai lati del dipinto due cipressi si stagliano su un cielo metallico e riflettente come uno specchio attraversato in profondità da una lapide percorsa da sanguisughe brulicanti. Spazio e Tempo come un ciclo eterno nel quale niente inizia e niente finisce. Un monito per rammentare che soltanto colui che si immerge nel flusso della vita può desiderare l’infinito ripresentarsi di ogni istante.
Recensione a cura della Storica dell’Arte prof.ssa Spiezia Anna