All’ipocrisia non c’è mai limite
Durante la solita passeggiata intorno all’isolato, ieri sera, saranno state le 19:15 -19:30, la mia cagnolina Luna, un cocker spaniel dal carattere ribelle e selvatico, alquanto esuberante e un po’ capricciosa in alcuni momenti, in prossimità del portone d’ingresso al palazzo, decide di fare i suoi bisogni. Mentre raccoglievo gli escrementi, con la paletta verde fluorescente, simile ad una benna mordente, in modo da non lasciare nulla a terra, nonostante la superficie non proprio perfetta, un signore, dal passo goffo e dalla pancia pronunciata, mi guarda e mi dice <<Dovrebbero essere tutti come lei ma non lo sono>>, lo guardo e bofonchio <<Eee ooo…>>> non riesco a dire nulla. Quel signore, ostentatamente civile, fino a qualche mese fa girava con il suo cane senza curarsi di dove potesse “sporcare”. Infatti, qualcuno del condominio, qualche volta, si è trovato a pestare con le scarpe la fortuna del suo cane.
La gente, sicuramente non tutta, vive in uno stato di perfetta alienazione, un distacco dalla realtà delle sue azioni, in cui l’ipocrisia diventa tratto della personalità.
Pasquale Mastrogiacomo