“… con l’aiuto dell’acqua rigeneratrice…”. Il pellegrinaggio al battistero di San Giovanni in Fonte-Anna spiezia
“… con l’aiuto dell’acqua rigeneratrice…”. Il pellegrinaggio al battistero di San Giovanni in Fonte-Anna spiezia
“… con l’aiuto dell’acqua rigeneratrice…”. Il pellegrinaggio al battistero di San Giovanni in Fonte-Anna spiezia

“… con l’aiuto dell’acqua rigeneratrice…”. Il pellegrinaggio al battistero di San Giovanni in Fonte, in Contributi alla storia medievale del Vallo di Diano. Atti del Convegno «Habeat et Lucania Iordaneum suum», (Padula, 30 ottobre 2010), a cura di G. Colitti, Battipaglia 2012, pp. 9-27 (Centro Studi e Ricerche del Vallo di Diano “P. Laveglia”. Quaderni, 12).

Le fonti e la storia

Il battistero di San Giovanni in Fonte, presso Sala Consilina, sorge là dove nella tarda età romana esisteva il pagus di Marcellianum, suburbio di Consilinum, città della Lucania romana.

La più antica attestazione documentaria risale al VI secolo. Si tratta di una lettera, trasmessa da Cassiodoro1, che il sovrano Atalarico inviò nel 527 al corrector Severo per disporre l’ordinato svolgimento di una fiera che aveva luogo ogni anno, nella ricorrenza della festa di San Cipriano, in una località della Lucania, suburbanum quoddam Consilinatis antiquissimae civitatis, dato che i contadini e i pastori del luogo ostacolavano l’importante manifestazione commerciale insidiando i mercanti, lì convenuti dalla Campania, dal Bruzio, dalla Calabria e dall’Apulia.

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